TERAPIA FOTODINAMICA PDT

Dalle lesioni pre-cancerose (basaliomi e epiteliomi) all’acne.
Per milioni di persone che soffrono d’acne o di stati di eccessiva produzione di sebo, cute eccessivamente e precocemente invecchiata dal sole con lesioni (cheratosi attiniche) che potrebbero trasformarsi in tumori seppur superficiali, la terapia fotodinamica si è dimostrata un ottima scelta terapeutica. Inizialmente approvata dalla FDA americana come terapia per alcuni tumori, è entrata ormai di routine come terapia dermatologica sia per trattare alcune malattie della pelle sia con finalità estetiche.

La terapia fotodinamica è una terapia non invasiva che utilizza un laser od una sorgente di luce per attivare un agente fotosensibilizzante: l’acido alfa amino levulinico (5ALA). Tale sostanza si trova normalmente nel nostro corpo, poiché è un precursore dell’emoglobina, sostanza che trasporta l’ossigeno nel sangue. Per le applicazioni in dermatologia l’acido alfa amino levulinico si può reperire sia in crema che in forma liquida e si applica direttamente sulla pelle nell’area da trattare. E’ necessario poi mettere una medicazione occlusiva ed attendere un periodo variabile di tempo, da trenta minuti fino a tre ore, a seconda del problema da trattare, perché il 5ALA sia assorbito. Una volta trascorso questo tempo, si applica per alcuni minuti una sorgente di luce/laser in grado di attivare la sostanza assorbita e dar luogo ad una reazione chimica in grado di distruggere selettivamente le cellule malate od i batteri responsabili dell’acne e di lasciare intatto il tessuto circostante. La capacità di assorbire il 5ALA è propria infatti solo delle cellule malate e non di quelle sane.

Indicazioni alla terapia fotodinamica (PDT)
  • LESIONI PRE-CANCEROSE DELLA PELLE (DISCHERATOSI – BASALIOMI – EPITELIOMI)

L’uso più comune della PDT nelle patologie dermatologiche è per la terapia delle cheratosi attiniche, forme precancerose di tumori superficiali della pelle. Questa terapia si è dimostrata molto efficace in questi casi poiché il 5ALA si concentra soprattutto nelle cellule anormali e patologiche. La luce danneggia e distrugge i tessuti che hanno assorbito l’acido alfa amino levulinico lasciando integri quelli circostanti. In alcuni casi, può essere sufficiente una sola seduta.

  • ACNE

L’acne interessa circa l’80% della popolazione giovanile ed è determinata da un eccesso di sebo all’interno del follicolo sebaceo associata ad un’infezione da parte di un battere, il Proprionebacterium Acne. Quando il sebo, sostanza oleosa della pelle, non è in grado di raggiungere il suo sbocco si ha la formazione del comedone bianco o di quello nero. In entrambi i casi, si crea un ambiente ideale per lo sviluppo e la crescita del P.Acne e lo sviluppo della patologia acneica. Anche se l’acne insorge in prevalenza nell’età adolescenziale, molte persone continuano ad esserne affette anche in età più avanzata.

Come si svolge la seduta di terapia fotodinamica (PDT)

L’acido alfa amino levulinico, preparato in crema o in forma liquida, è applicato sull’area da trattare per un periodo variabile dai trenta minuti alle tre ore. Trascorso questo tempo, la pelle è irradiata con una luce intensa, di una particolare lunghezza  d’onda per un periodo variabile di circa sette minuti o meno a seconda dell’apparato in uso. Durante la terapia il paziente avverte un leggero calore che scompare al termine di questa. E’ possibile e normale che la parte trattata sia più rossa ed un po’ gonfia. Tali effetti normalmente vanno diminuendo e scomparendo nel giro di qualche giorno.  Sarà inoltre possibile avere una leggera esfoliazione cutanea, come dopo un peeling. Al termine della seduta è possibile applicare creme emollienti, lenitive ed idratanti.

I candidati ideali alla terapia fotodinamica

La terapia fotodinamica è indicata per tutti quei pazienti che soffrono di acne di grado medio e severo, ma non solo. L’FDA ha approvato il suo uso anche per trattare l’acne rosacea e le lesioni pre-cancerose della pelle. E’ inoltre utilizzata, associata alla metodica di fotoringiovanimento nei casi di fotoaging severo o per migliorare i risultati nei casi lievi ed in associazione ad alcuni tipi di peeling.

Quanti trattamenti?

Il numero di trattamenti, la durata del trattamento e l’intervallo fra un trattamento e l’altro possono variare da persona a persona e dal tipo di patologia da trattare. Sono variabili anche le percentuali di 5ALA utilizzate (5% – 10% – 20%) ed i tempi di occlusione.

Gli effetti collaterali

L’acido aminolevulinico è praticamente privo di effetti collaterali. Durante la seduta è però possibile avvertire del pizzicore e può residuare un eritema ed un’esfoliazione per qualche giorno. E’ necessario che per le 24 ore successive alla terapia i pazienti non si espongano direttamente al sole per lungo tempo o alle lampade abbronzanti.